Il raffinamento dei modelli di diffusione condizionati all'immagine è più semplice di quanto si pensi.
Fine-Tuning Image-Conditional Diffusion Models is Easier than You Think
September 17, 2024
Autori: Gonzalo Martin Garcia, Karim Abou Zeid, Christian Schmidt, Daan de Geus, Alexander Hermans, Bastian Leibe
cs.AI
Abstract
Lavori recenti hanno dimostrato che i grandi modelli di diffusione possono essere riutilizzati come stimatori di profondità monoculare altamente precisi, trattando la stima della profondità come un compito di generazione di immagini condizionato all'immagine. Sebbene il modello proposto abbia ottenuto risultati all'avanguardia, elevate richieste computazionali dovute all'inferenza a più passaggi ne hanno limitato l'uso in molteplici scenari. In questo articolo, dimostriamo che l'inefficienza percepita è stata causata da un difetto nel pipeline di inferenza che finora era passato inosservato. Il modello corretto si comporta in modo comparabile alla migliore configurazione precedentemente segnalata, pur essendo più di 200 volte più veloce. Per ottimizzare le prestazioni per compiti successivi, eseguiamo un raffinamento fine-tuning end-to-end in cima al modello a singolo passaggio con perdite specifiche del compito e otteniamo un modello deterministico che supera tutti gli altri modelli di stima della profondità e delle normali basati sulla diffusione su comuni benchmark zero-shot. Sorprendentemente, scopriamo che questo protocollo di fine-tuning funziona anche direttamente su Stable Diffusion e raggiunge prestazioni comparabili ai modelli attuali all'avanguardia di stima della profondità e delle normali basati sulla diffusione, mettendo in discussione alcune delle conclusioni tratte dai lavori precedenti.
English
Recent work showed that large diffusion models can be reused as highly
precise monocular depth estimators by casting depth estimation as an
image-conditional image generation task. While the proposed model achieved
state-of-the-art results, high computational demands due to multi-step
inference limited its use in many scenarios. In this paper, we show that the
perceived inefficiency was caused by a flaw in the inference pipeline that has
so far gone unnoticed. The fixed model performs comparably to the best
previously reported configuration while being more than 200times faster. To
optimize for downstream task performance, we perform end-to-end fine-tuning on
top of the single-step model with task-specific losses and get a deterministic
model that outperforms all other diffusion-based depth and normal estimation
models on common zero-shot benchmarks. We surprisingly find that this
fine-tuning protocol also works directly on Stable Diffusion and achieves
comparable performance to current state-of-the-art diffusion-based depth and
normal estimation models, calling into question some of the conclusions drawn
from prior works.Summary
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